Impianti di compostaggio

La linea di compostaggio
La decomposizione della sostanza organica è un processo biologico che ha luogo spontaneamente in natura. Tale processo sfrutta la decomposizione naturale per recuperare, in ambiente controllato, la sostanza organica, garantendone al tempo stesso la stabilizzazione (odori) ed igienizzazione (batteri patogeni) del materiale in trattamento.
Il processo prende anche il nome di ossidazione biologica: tale processo interessa materiali organici degradabili che, attraverso una fase termofila si trasformano in una sostanza organica stabilizzata definita compost. i responsabili di tali trasformazioni sono microrganismi che, nelle corrette condizioni di habitat si sviluppano nel materiale garantendone la degradazione.
La produzione del compost avviene per fasi successive e con l'ausilio di macchinari dedicati. Le principali fasi operative del trattamento del rifiuto umido dell'impianto sono:
• accettazione e pesatura della frazione organica da rifiuto urbano selezionato (forsu)
• accettazione, pesatura e triturazione di rifiuti verdi
• miscelazione della frazione organica e rifiuto verde
• fase di biossidazione in reattori chiusi (biocelle)
• fase di maturazione accelerata
• fase di maturazione finale compost grezzo
• raffinazione compost
Il funzionamento dell'impianto di compostaggio
Prima di entrare nell'area dedicata alla ricezione, il materiale in ingresso viene verificato, pesato e registrato per raccogliere tutte le informazioni necessarie a caratterizzare il materiale in entrata (data, ora, provenienza).
i rifiuti sono controllati dal gestore che, secondo criteri prestabiliti valuta le caratteristiche di accettazione prima di inviarle alla linea produttiva. i materiali non conformi sono invece inviati alla discarica e non sottoposti a trattamento.
i rifiuti verdi (scarti di potatura, cassette di legno non trattate etc) vengono triturati ed inviati al reparto di miscelazione dove vengono posti all'interno di un apposito trita-miscelatore assieme al rifiuto organico in modo da ottenere una miscela ottimale ai fini del processo di compostaggio aerobico.
Una volta preparata la miscela vengono caricati i bioreattori mobili, delle biocelle chiuse dove la matrice così preparata viene sottoposta al processo aerobico di biossidazione: durante questo periodo la matrice viene umidificata, aerata tramite un sistema automatizzato di insufflazione e costantemente monitorata dal software di gestione impianto. l'obbiettivo del sistema è quello di garantire in questo periodo almeno tre giorni ad una temperatura costante di circa 55 c per garantire l'eliminazione di ogni batterio patogeno dannoso e, nel contempo, tramite la degradazione del materiale si ottiene un primo notevole abbattimento degli odori.
Al termine del processo di biossidazione la biocella viene scaricata e la matrice viene trasferita negli stalli di maturazione accelerata, dove permane per un altro periodo (circa 28 giorni) dove sempre sotto aerazione, il processo ossidativio continua, anche se con minore intensità.
Nella fase di maturazione finale, la matrice, ormai divenuta compost, subisce solo periodici rivolatamenti per garantire una minima aerazione.
Dopo 90 giorni dal suo conferimento in impianto,periodo stabilito dalle attuali